11 Ago Di mare e d’azzurro: un tuffo nel buono delle sarde
Elencare tutto il buono delle sarde: da dove cominciamo?
Cominciamo presentandole a partire dal nome.
Mettiamo da parte l’orgoglio siciliano per ammettere che, sì, sarda devono il loro nome proprio alla Sardegna, l’Isola dal mare ricco di questo pesce.
Quindi abbiamo una certezza in più: le sarde parlano di mare pulito, di un mondo marino che dobbiamo imparare a rispettare ed amare.
Le sarde sono pesci poveri, sì, ma sono anche pesci azzurri e subito abbiamo a che fare con un vero e proprio ossimoro. Come fa un pesce così povero, snobbato dai pescatori, essere così ricco, in quanto pesce azzurro, ma soprattutto per le sue proprietà?
È proprio il pesce azzurro, di cui le sarde fanno parte, che dobbiamo ritornare a consumare con abitudine. Il pesce azzurro ha questo nome per le striature del dorso, colorato di argento e azzurro, appunto, ma anche perché richiama una filiera buona, che racconta di ecosistemi da proteggere.
E perché allora pesce povero? Perché povero è un appellativo che si dà al pesce che si deteriora in fretta, difficile da piazzare sul mercato, ma una vera ricchezza in cucina.
E di ricchezza possiamo parlare anche quando elenchiamo i benefici delle sarde. Siete pronti?
Le sarde: buone per il cuore
Molto ricche di omega 3 preziosissimi per l’organismo.
Ma a che servono sti omega 3? Sono acidi grassi polinsaturi essenziali, utili per prevenire e curare le malattie cardiovascolari e alcune malattie infiammatorie.
E poi sono ricche di proteine (64%, prendete nota!), per un pasto completo e povero di carboidrati (solo il 3%) con grassi prevalentemente insaturi.
Vitamine a go-go: B2, B3 e B12, A e D, insomma non completiamo l’alfabeto ma ci siamo quasi!
Proprio per la vitamina D la sarda si distingue da tutti gli altri alimenti, è uno dei pochi a contenerla!
In estate dunque, sole e sarde per fare il carico di questo prezioso elemento che aiuta le ossa poiché aiuta l’assorbimento del calcio.
Non solo le ossa, ma anche i muscoli beneficiano del potere energizzante di questi straordinari pesciolini.
Fosforo, sodio, calcio, ferro, magnesio e selenio che se continuiamo così, super food scansatevi!
Abbiamo fatto un elenco, non a caso, che dice quanto le sarde facciano bene al cuore, abbassando i trigliceridi nel sangue e mantenendo in equilibrio valori importanti per il nostro corpo.
Le sarde: quando e come mangiarle
La sardina vive i nostri mari spostandosi in banchi numerosi durante tutto l’anno. In estate però le sue carni sono più corpose e saporite: una vera delizia al palato!
Le sarde vanno consumate fresche per preservarne le qualità e i benefici, ma anche per sostenere il sistema nervoso.
Una polpa gustosa e consistente si presta a essere consumata cruda o leggermente marinate per mantenere intatte le straordinarie proprietà.
Consumarle al naturale e non sott’olio aiuta anche il contenimento dei grassi; grassi non molto contenuti nei piatti siciliani a base di sarde che fanno parte della tradizione.
Nella nostra bowl di agosto abbiamo marinato le sarde con limone, aceto, prezzemolo, olio Evo, un’emulsione delicata e profumata a basso contenuto di calorie.
Speriamo proprio di avervi convinto. Ad agosto ok, non potete fare a meno di assaggiare la nostra special bowl, ma fate il pieno di sarde tutto l’anno per un tuffo in tutto il buono del pesce azzurro!
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Posted at 19:25h, 26 Settembre[…] azzurro sì, e si vede anche un po’ dal suo colorito brillante (noi comunque del pesce azzurro vi abbiamo già parlato qui) ma è un parente stretto, diciamo un primo cugino, di tonno e palamita. Ve lo diciamo un po’ […]
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